la teoria delle quattro cause

Aristotele spiega il divenire mediante le nozioni di "atto" e "potenza": ogni sostanza possiede delle qualità potenziali che, attraverso un processo di trasformazione, possono realizzarsi pienamente e raggiungere la forma in atto.

Ogni trasformazione, ossia ogni passaggio dalla potenza all'atto, richiede delle particolari condizioni e determinate cause.

Aristotele giunge a elaborare i fenomeni affermando poi che all'origine dei fenomeni

ci sono quattro cause:


  1. una causa materiale: la materia di cui una cosa è fatta (ad esempio il legno con cui è costruita una sedia);
  2. una causa formale: la forma, l'essenza, ciò che fa sì che una cosa sia proprio quella cosa e non un'altra (ad esempio l'idea, il progetto del falegname che costruisce la sedia);
  3. una causa efficiente: la forza che genera un mutamento, sia agendo dall'esterno, come nel caso della spinta inferta a un corpo, sia agendo dall'interno, come nel caso di una decisione o di un'azione (ad esempio il lavoro dell'artigiano); (ciò che provoca un cambiamento)
  4. una causa finale: lo scopo in vista del quale il processo avviene (ad esempio il guadagno se la sedia viene venduta, o il suo utilizzo per sedersi).

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